Distillare lavanda

La distillazione tradizionale della lavanda è fatta in corrente di vapore e si usano possibilmente gli steli freschi.

Evitare:

  • lavanda secca
    rischio rallentamento distillazione, aumento dispendio energetico, perdita di olio essenziale
     
  • lavanda appassita 
    se non è stata ben allargata e messa all’ombra, in questo caso c’è una perdita di acqua quindi ce ne sta di più nell’alambicco, si  risparmia energia per la distillazione     

Consigli per una buona distillazione con la lavanda

  • Non tagliare la lavanda dopo una giornata di pioggia, la pianta produce l’olio per difendersi dall’insolazione e attirare gli impollinatori, con la pioggia ne produce poco perché non gli serve
     
  • Omogeneità di carico, un compattamento irregolare porta a percorsi preferenziali del vapore con il rischio di avere sacche di materiale non estratto e quindi una perdita di olio essenziale. Questo inconveniente può essere risolto con taglio uniforme della lavanda e compattamento corretto
     
  • L'acqua non deve essere calcarea, il calcare rovina la fragranza
     
  • Seguire la distillazione. L’alambicco è consigliato non superi i 95 gradi se arriva a ebollizione l’alta temperatura distrugge i terpeni termolabili
     
  • Osservare cosa succede all'uscita del collo di cigno
     
  • Osservare il materiale esausto.
Inviaci un messaggio